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Circa venti anni fa iniziavo la mia avventura nel mondo dell’educazione fisica…
La ginnastica dolce per la terza età è stata la mia iniziazione, sono poi diventato chinesiologo e osteopata e mi sto specializzato nella
ginnastica posturale.
Da quel giorno ad oggi ho fatto molte esperienze ed ho intrapreso molte strade che sto cercando di integrare in un’unica via di pensiero. Dopo essermi laureato in scienze motorie ho lavorato in una piccola palestra di Bologna, dove avere l’ultimo modello di macchine isotoniche sembrava la cosa più importante: “in questo centro abbiamo attrezzature technogym”, macchine di ultima generazione risultati assicurati nel minor tempo possibile.
Grazie alla nascita e lo sviluppo dei centri Virgin Active ho poi iniziato la professione di personal trainer. Il dovermi dedicare esclusivamente e continuativamente ad una persona ha accresciuto in me la voglia e la necessità di migliorare ogni giorno, per offrire sempre qualcosa di nuovo e stimolante. Nel tempo ho avuto modo di verificare che, ogni persona, nell’avvicinarsi, nonché nel modo di apprendere e interpretare una nuova disciplina, è condizionata dalle esperienze vissute sino a quel momento. Queste sfumature tra un individuo e l’altro sono importanti, perché l’istruttore metterà sempre la sua personalità nell’insegnare,dunque se le esperienze sono state poche e simili ci saranno pochi collegamenti a cui attingere per dare un servizio di qualità.
Nell’ utilizzo dei kettlebell non potrò non essere influenzato dalle mie esperienze di Iyengar Yoga, di ginnastica posturale Mézièrista e dal Pilates; ma questo non è un problema, anzi mi sarà utile per capire se i kettlebell si sposano bene con il mio modo di lavorare e soprattutto se saranno in grado di arricchirlo di nuovi principi.
La prima volta che si osserva una persona fare uno swing, soprattutto se chi osserva è qualcuno “non addetto ai lavori”, viene da pensare che con quel “coso” c’è da spaccarsi la schiena; se poi ti sfugge dalle mani … ma a che serve ? quali muscoli si usano ?
Queste frasi sono le più frequenti all’inizio, qualcuno incuriosito si avvicina ai kettlebell, ne prende uno, comincia a farlo dondolare in maniera sospettosa e con un sorriso scettico nelle labbra, guardandosi intorno lo rimette giù… come se fosse troppo “primitivo” per lui fare un esercizio del genere.
Il primo giorno che alleno una persona chiedo per prima cosa di farmi vedere uno squat per capire le conoscenze del gesto; sono pochi coloro che ne sanno farne uno correttamente e ancora meno quelli che nell’eseguirlo riescono a far partecipare tutto il corpo. La cosa più difficile da insegnare resta comunque l’uso del la cintura addominale, in modo da non sovraccaricare la schiena. Spesso sono necessari esercizi complementari per farlo capire ed è fondamentale che la corretta esecuzione venga acquisita, altrimenti non si può andare avanti.
Si tratta,in sintesi, di preziosi accorgimenti che cambieranno il modo di affrontare la vita di tutti i giorni e proteggeranno la persona nel momento in cui dovrà sollevare un peso.
Nel centro fitness in cui lavoro sono “sommerso” dai macchinari; in realtà ho la fortuna di avere una grande varietà di attrezzature: macchine isotoniche, kinesis, pedane vibranti, easy line, slow fit, core board, zero, rebound, gymstick , trx… e di nuove ne arrivano in continuazione. Sta parallelamente ritornando di moda il lavoro a corpo libero o con piccoli strumenti, ma sempre con l’idea di creare lavori funzionali che oltre a dare dei benefici estetici diano anche “un corpo” più armonioso e che funzioni meglio di prima.
L’allenamento con i kettlebell insegna ad usare il proprio corpo in maniera efficiente ed efficace; mentre ti alleni e raggiungi i tuoi obiettivi primari, avrai infatti anche la possibilità di ottimizzare i movimenti in modo da migliorare anche i più piccoli gesti quotidiani, proprio perché si vanno a rafforzare gli anelli deboli della propria catena cinetica. Il risultato più evidente ed importante sarà quindi un “nuovo benessere”, non solo fisico, bensì in toto, in quanto si riscontreranno anche effetti più profondi a livello psicologico e mentale.
Per un veloce apprendimento sul come utilizzare al meglio i kettlebell è indispensabile, come ho detto precedentemente, che la persona sia innanzitutto in grado di eseguire correttamente un gesto motorio , cioè di attivare tutta la muscolatura necessaria. Negli individui abituati ad allenarsi da vari anni solamente con macchine isotoniche, dove il movimento è analitico o semi-analitico, questa capacità viene sempre di più a mancare, provocando la perdita di funzionalità di un gesto motorio completo.
Nella mia esperienza ho potuto riscontrare che quasi tutti soffrono di mal di schiena ed e sovente sentire, che la loro necessità primaria – e questo spesso su consiglio del medico curante – è quella di rafforzare l’addome. Ecco che ci si concentra allora sugli addominali: ma questo sarà sufficiente ad eliminare i dolori ed evitare che si ripresentino? Gli addominali partecipano ad ogni movimento e, più il corpo ha bisogno di stabilità e controllo, più il core diventa forte nella sua funzione primaria.
Non vanno rafforzati solo gli addominali ma tutto il core che stabilizza e protegge la colonna vertebrale e il corpo, in un gesto motorio, un sistema che va attivato e coordinato alla respirazione.
Pur avendo addominali fortissimi, se non vengono attivati al momento giusto e con la giusta intensità, se non si riesce ad attivare il core in maniera corretta e sinergica con il resto della muscolatura, la schiena continuerà ad essere sovraccaricata, le ginocchia cominceranno a fare male e le spalle saranno sempre più deboli .
Il kettlebell training insegna proprio questo: attivare il core, proteggere la schiena e rafforzare la cuffia dei rotatori delle spalle; un esercizio apparentemente semplice come lo swing, mette infatti in azione un grande numero di muscoli, dai piedi alla testa, ti aiuta a coordinare i movimenti, migliora la stabilità di tutte le articolazioni e nello stesso tempo ti rende mobile e resistente allo sforzo.
Chi si allena in un centro fitness ha quasi sempre come obiettivo primario quello di perdere peso e di tonificarsi e quasi sempre si separano questi due obiettivi con due allenamenti diversi: pesi per tonificare, corsa per bruciare grasso. Il ragionamento base della maggior parte delle persone è questo, quando però gli spiego che un allenamento con i kettlebell può essere utile per entrambi i loro traguardi…allora i loro occhi si illuminano.
Tutti si stupiscono, il giorno dopo aver provato lo swing, del male ai glutei e alle gambe, per non parlare dell’addome e delle spalle, tutto questo con un solo esercizio… già dopo un minuto di ripetizioni continue il cuore è al massimo e manca il respiro… All’ inizio è già dura resistere a 30 minuti di esercizi,però poi il corpo si abitua e comincia a diventare sempre più performante: ecco che il peso che prima sembrava enorme ora non basta più e si passa a quello successivo.
Il kettlebell training è composto da una vasta gamma di esercizi e come in tutte le discipline le basi su cui costruisci devono essere solide. Per questo i primi esercizi che si imparano hanno una grande valenza; saranno infatti le fondamenta per tutti gli esercizi futuri che potranno poi essere concatenati per rendere il lavoro più impegnativo.
Inoltre, se frequentare la palestra sta diventando noioso e l’interesse per l’allenamento comincia a diminuire, iniziare ad apprendere e praticare una nuova disciplina potrebbe riaccendere la voglia di mettersi alla prova e fare qualcosa di utile per il proprio corpo.
Anche se apparentemente sembrano gesti semplici, quando si prova ad eseguire i vari esercizi non si ha quella sensazione; bisogna infatti prestare attenzione a molte cose contemporaneamente e non è per tutti abitudine farlo. Va ricordato che si sta tenendo in mano un peso e nemmeno tanto leggero, quindi sbagliare per negligenza o scarsa attenzione può costare caro.
Il movimento umano ha la caratteristica di essere integrato, dinamico balistico, multi planare e asimmetrico. Eseguire un allenamento funzionale significa rispettare le caratteristiche di funzionalità del corpo sotto tutti i punti di vista.
Il sistema tonico posturale è estremamente complesso, esso interviene in permanenza: per sedersi, mantenersi in piedi e opporsi a forze esterne; anche per quanto riguarda il movimento, lo prepara, contribuisce al suo avviamento, lo guida, lo equilibra, lo rinforza e gli serve da contrappoggio.
Non si può avere movimento fasico senza la messa in gioco preliminare e simultanea del sistema tonico.
Per imparare bene le basi e tutti gli esercizi successivi è necessario essere seguiti in maniera individuale o in piccoli gruppi da qualcuno che abbia a sua volta imparato ad usare i kettlebell con le giuste basi. Non tutti i centri fitness hanno la possibilità di insegnare in maniera individuale e soprattutto non tutti gli istruttori conoscono il kettlebell training, qualcuno si improvvisa insegnante, qualcun altro compera i kettebell e li usa come fossero i classici pesi. I kettlebell non sono come i normali pesi da sempre visti in palestra, hanno una forma diversa ed una maniglia dislocata dal peso stesso che li rende versatili,dinamici e in un certo senso educativi.
Le parole falliscono nel trasmettere il valore complessivo di una disciplina, essa va sperimentata per lungo tempo e non in maniera veloce e superficiale.
Una lezione individuale, in cui imparerai nel modo giusto come sfruttare al meglio questi attrezzi perfetti per un allenamento funzionale.
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